8 milioni di vittime, 250’000 morti e decine di migliaia di desaparecidos: è il bilancio tuttora provvisorio di oltre cinquant’anni di conflitto armato in Colombia. Lunedì 9 aprile il paese ha resto omaggio alle vittime, dando loro la possibilità di raccontare ciò che hanno vissuto. Perché ricostruire la memoria è il primo passo verso la riconciliazione.
Questo reportage è stato diffuso sulla Rete Uno il 10 aprile 2018, nel radiogiornale delle 12:30. Fa parte di una serie di contributi realizzati nella regione dell’Alto Ariari con l’amico e regista Ricardo Torres.
Se amo così tanto la radio è perché riesce a far volare la mia fantasia e a catapultarmi in luoghi lontani, con la sola forza di una voce o di un suono. Spero che ascoltando questo documentario, diffuso sulle onde della Rete Uno (“Chiese in diretta”) il 18 marzo, possiate camminare anche voi tra le montagne dell’Alto Ariari e lasciarvi trasportare dal coraggio di chi ha lottato contro la guerra e per la dignità.
Nel panorama musicale, l’hip-hop senegalese ha un posto a parte. Fortemente ancorato alle tradizioni, ha saputo trasformarsi in uno strumento di lotta sociale e di mobilitazione. Al punto che nel 2012 gli artisti hip-hop – riuniti nel movimento Y en a marre – sono riusciti ad impedire la rielezione dell’allora presidente Abdoulaye Wade, 86 anni. Una rivoluzione portata avanti a ritmo di hip-hop, che continua ancora oggi con la promozione di un Nuovo tipo di senegale, più consapevole e impegnato.
Il documentario, diffuso nel marzo 2016 sulla Rete Uno (Laser), ripercorre l’evoluzione di questo movimento attraverso le storie di alcuni artisti incontrati nelle periferie di Dakar.
Tagliare le emissioni di gas a effetto serra per salvare il pianeta: è questo l’obiettivo della Conferenza sul clima di Parigi, che si è aperta lunedì 30 novembre. Una delle strade preconizzate è l’abbandono delle energie fossili, nonostante i 1’200 progetti di nuove centrali a carbone previste in tutto il mondo.
Il documentario dà voce alla popolazione di Bargny, vittima del cambiamento climatico e dell’inquinamento provocato dal più grande cementificio dell’Africa occidentale. Sul suo territorio ora è prevista anche la costruzione di una centrale a carbone. Ma la popolazione non ci sta e ha fatto della lotta contro il carbone una questione di sopravvivenza.
Il reportage è stato trasmesso il 30 novembre sulle onde della RSI (Modem).